sabato 3 gennaio 2015

Tesla,Marconi e la città perduta del Sud America

Una città misteriosa, famosi scienziati scomparsi, personaggi enigmatici , sono tutti gli elementi  per un romanzo di fantascienza o per una serie di telefilm , che in epoca moderna avrebbe sicuro successo.
Quello che ci accingiamo a raccontare è la storia, ma che sottolineano non ha particolare rilevanza storica, di un gruppo di scienziati, che alle soglie della seconda guerra  mondiale, si sono  riuniti e rifugiati in una misteriosa città in un luogo perduto delle Ande venezuelane.

La leggenda
La leggenda in questione nasce probabilmente da un famoso scrittore di temi misteriosi ed esoterici, Robert Charroux. Lo scrittore , che dichiara di avere prove certe dell'esistenza di questa misteriosa città delle Ande, nel suo libro "i misteri delle Ande", afferma che Guglielmo Marconi e 98 altri scienziati , tra cui Tesla, nel 1937(anno presunto della morte di G.Marconi) ,dopo essersi resi conto che il mondo andava verso una nuova guerra ed aver in anticipo valutato la possibilità che alcuni paesi potessero utilizzare l'energia atomica per creare armi nuove e apocalittiche, si riunirono in una zona impervia delle Ande venezuelane, all'interno di un vulcano spento, con lo scopo di sviluppare nuovi studi e nuove tecnologie che potessero favorire la pace e il bene dell'intera umanità.
Le prove
R.Charroux cita Mario Rojas Avendaro e Narciso Genovese come testimoni oculari dell'esistenza della città. M.R.Avendaro era un noto e quotato giornalista messicano che per parecchi annisi occupò del caso, raccolse testimonianze e si recò sui luoghi , che a sua detta, erano sede della misteriosa città, giungendo alla conclusione che effettivamente la storia era veritiera.
 Parecchi testimoni dissero che alla fine degli anni '30 molti scienziati di fama mondiale furono visti in quei luoghi insoliti e impervi. Narciso Genovese, altro testimone citato da Charroux , invece si è spinto oltre ....Genovese di origini italiane e professore di fisica in Messico, si proclamò, senza smentite , allievo di Marconi , in alcune sue interviste che possiamo trovare anche sul WEB , dichiarò di aver vissuto per molti anni nella città sotterranea delle Ande sperimentando tecnologie futuristiche che addirittura portarono alla costruzione di velivoli discoidali che erano in grado di andare su marte ! Inoltre , il fisico, dichiarò che sfruttando gli studi di Tesla , nei primi anni '40, si sviluppò un potente collettore ad energia cosmica.
La città
La città autosufficiente, energeticamente, si troverebbe in un vulcano spento nelle Ande venezuelane , in una zona con montagne alte fino a 4500 metri . In quella zona , ( tra bolivia e Venezuela) effettivamente, sono molte le zone che si potrebbero adattare a quelle descritte da Genovese. Le cronache immediatamente successive alla seconda guerra mondiale, riportano parecchi casi di "esuli" rifugiatisi in sud America, chi per motivi politici( ex nazisti, ex comunisti, ex militari), chi per altri motivi, hanno rempito il continente americano e in particolare gli stati del sud, creando delle vere e proprie enclave , spesso protetti da veri e propri eserciti privati.

Tesla
Come si inserisce N.Tesla in tutto questo contesto? N.Tesla,  che negli ultimi anni di vita si avvicinò a concetti quali il teletrasporto, il viaggio nel tempo e la propulsione  antigravità , secondo Charroux fu portato nella città segreta delle Ande da un velivolo costruito da Marconi stesso, fu indotto a fingere la propria morte e negli anni seguenti  si  impegno a sviluppare quelli che oggi noi conosciamo come dischi volanti e implementò tutte le teorie sugli studi che ufficialmente lui aveva solo ipotizzato. E' noto e storia  ormai accertata che la casa di Tesla e i suoi luoghi di lavoro furono perquisiti dall' FBI al momento della sua morte(supposta) e che documenti inerenti i suoi studi furono sottratti e inviati ad enti governativi per essere secretati, ma la possibilità che N.Tesla ad 87 anni non morì, ma si reco presso una città del sud America ad effettuare esperimenti segreti sembra, a chi scrive, effettivamente ai limiti della fantasia! Altri grandi scienziati , in quegli anni scomparsi, pare si siano rifugiati in sud America, un esempio per tutti è Ettore Majorana, che scomparve misteriosamente nel 1938 senza lasciare traccia, Majorana, uno dei più grandi geni della storia della fisica, ( secondo anche quanto dichiarato da Fermi (Roma 1938) che disse: «Al mondo ci sono varie categorie di scienziati; gente di secondo e terzo rango, che fan del loro meglio ma non vanno molto lontano. C'è anche gente di primo rango, che arriva a scoperte di grande importanza, fondamentali per lo sviluppo della scienza. Ma poi ci sono i geni, come Galilei e Newton. Ebbene, Ettore Majorana era uno di questi». Fermi considerava Majorana un genio in quanto pochi come lui avevano della fisica di quei tempi una visione così completa) potrebbe aver partecipato ed essere membro del gruppo dei 98 che abitarono la città perduta delle Ande?

Fonti: R.Charroux , I Misteri delle Ande,1974
          Narciso Genovese, My trip to Mars , 1950
          Wikipedia

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